BASSA AUTOSTIMA, SINTOMI E RIMEDI

Cos’è l’autostima?

L’autostima è la consapevolezza dei beni da noi posseduti (Campbell, 1994), ovvero, il valore che ognuno di noi attribuisce a sè stesso.

Questa valutazione ha due poli opposti, uno positivo (alta autostima) ed uno negativo (bassa autostima).

Cosa significa avere una bassa autostima?

Le persone che hanno una bassa autostima, quelle che si considerano di poco o alcun valore sperimentano tutta una serie di sentimenti, quali:

  • scarsa fiducia in sè stesso e nel mondo;
  • impossibilità nel progettarsi positivamente nel futuro;
  • ricerca continua di consenso e approvazione da parte degli altri;
  • atteggiamento delegante e deresponsabilizzato;
  • arrendevolezza davanti alle difficoltà;
  • difficoltà nell’individuare e perseguire obiettivi coerenti con le proprie aspirazioni.

Esistono alcuni fattori che favoriscono una bassa autostima?

Gli studi dimostrano che esistono diversi fattori che possono portare allo sviluppo di una bassa autostima, alcuni ambientali, altri strettamente legati alla personalità.

Eccone alcuni:

  • ripetute critiche e svalutazioni da parte delle figure di riferimento;
  • episodi di trascuratezza durante l’infanzia e l’adolescenza;
  • eventi traumatici, perdita delle figure di riferimento in tenera età o abusi;
  • episodi di bullismo, mobbing, svalutazione e isolamento in ambito scolastico o lavorativo;
  • appartenenza a gruppi sociali od etnici minoritari;
  • personalità dipendente e insicura.

La bassa autostima è qualcosa che si sviluppa in tenera età, i messaggi negativi che riceviamo da bambini (critiche, svalutazioni, richieste prestazionali irreali ecc.) vengono interiorizzati e costituiscono l’immagine che noi abbiamo di noi stessi, portandoci a credere di non essere delle persone capaci.

Nei casi più gravi questa idea di noi stessi come essere incapaci si stabilizzerà, creando un’identità personale estremamente negativa.

Quali disturbi si associano ad una bassa autostima?

Una bassa autostima porta a giudicarsi negativamente ed a sviluppare tutta una serie di credenze disfunzionali su di sé, che portano spesso ad una immobilità esistenziale.

I sintomi che spesso si associano ad una bassa autostima sono:

  • difficoltà nell’accettare i complimenti;
  • ansia;
  • depressione e pessimismo;
  • insoddisfazione per il proprio corpo e aspetto;
  • vedere gli altri come migliori e maggiormente dotati;
  • autoironia negativa e demolente;
  • insicurezza “cronica”;
  • stanchezza e affaticabilità;
  • rabbia e aggressività;
  • isolamento sociale.

Si può migliorare la propria autostima?

La risposta è , all’interno di un percorso psicoterapeutico si lavorerà su diversi fronti, che porteranno la persona a modificare e mettere in discussione le credenze disfunzionali che ha su di sè (non sono capace, non riuscirò mai ecc.), aumentando l’assertività e la tolleranza alle critiche.

Attraverso la psicoterapia la persona imparerà a riconoscere ed eliminare le paure irrazionali, le strategie comunicative e comportamentali inefficaci, sostituendole con credenze e strategie maggiormente adattive.

Compito del terapeuta sarà anche quello di insegnare alla persona come porsi obiettivi reali e raggiungibili ed affrontare un insuccesso in maniera oggettiva.

All’interno dell’equipe dello studio KEA troverai psicoterapeuti esperti nel trattamento delle problematiche legate ad una bassa autostima sia nella vita di ogni giorni che in ambiti specifici (sportivo, scolastico e lavorativo).

Stefania Maraspin
Psicologa-psicoterapeuta e mental coach