Il baby brain: i disturbi cognitivi percepiti durante la gravidanza

Il termine anglosassone baby brain, tradotto in italiano come “cervello da gravidanza“, si utilizza comunemente per fare riferimento ai disturbi cognitivi quali problemi di memoria, scarsa concentrazione e sbadataggine, che frequentemente vengono riportate dalle donne durante la gravidanza.
Al momento non vi è ancora un consenso scientifico attorno alla reale presenza di questo tipo di problematiche percepite, ma la ricerca sta cercando di fare chiarezza rispetto a quanto riferito da numerose donne.

Quanto è frequente il baby brain e quali sono le funzioni cognitive coinvolte?

Numerosi studi riportano delle percentuali variabili di donne che riferiscono la comparsa di questi sintomi durante la gravidanza. I risultati più recenti evidenziano come circa l’84% delle donne (4 donne su 5) riferisce di aver sperimentato, in un dato momento della gravidanza, delle difficoltà cognitive.
Una recente revisione della letteratura ha sottolineato come il funzionamento cognitivo globale risulti essere complessivamente inferiore quando vengono confrontate donne in gravidanza con donne non gravide.
Nello specifico, sembra siano soprattutto 3 i domini cognitivi effettivamente inficiati durante la gravidanza:

  • la memoria a breve termine e di lavoro: cioè la capacità di tenere a mente per brevi periodi di tempo informazioni necessarie ad essere poi ricordate;
  • la memoria a lungo termine: cioè la capacità di rievocare, a distanza di tempo, informazioni precedentemente apprese;
  • le funzioni esecutive: una serie di abilità cognitive che riguardano la capacità di concentrazione, di passare da un’attività all’altra (flessibilità), di generare risposte nuove o di pianificare una risposta complessa, oltre ad inibirne di irrilevanti.

In quale periodo della gravidanza può comparire il baby brain?

Le evidenze sottolineano come le maggiori differenze relative al funzionamento cognitivo tra donne incinte e donne non gravide siano riscontrabili nel corso del terzo trimestre di gravidanza. In particolare, i problemi di memoria sembrerebbero emergere in modo preponderante nel corso del primo trimestre, per poi stabilizzarsi nei mesi successivi, e ritornare verso il termine della gravidanza. Nonostante la comparsa di queste problematiche possano avere delle ricadute sulle funzionalità nel quotidiano, questi lievi deficit sembrano essere transitori e la funzionalità cognitiva sembra ritornare a quella pre-gravidanza.

Quali sono le cause del baby brain?

Al momento, non è ancora chiaro quali siano le cause che portano alla comparsa di questi lievi deficit cognitivi nel corso della gravidanza. La gravidanza è un processo molto complesso, che comporta importanti cambiamenti a livello fisico e psicologico.
Attualmente, le ipotesi riguardanti le cause del baby brain sembrano interessare i cambiamenti a livello ormonale a cui il corpo materno è sottoposto. L’aumento dei livelli di estrogeni e progesterone, oltre ad influenzare lo sviluppo del feto, regolano il funzionamento cerebrale, in particolare delle aree deputate alla memoria. Oltre ai cambiamenti ormonali, i risultati più recenti sembrano indicare una modificazione di alcune aree di sostanza grigia cerebrale, che se prima erano deputate a compiti cognitivi (in particolare di memoria), durante la gravidanza, complice anche la plasticità cerebrale delle donne incinte, vengono destinate a compiti di cura e accudimento del feto.

Dott. Thomas West
Psicologo Psicoterapeuta
Specialista in Neuropsicologia

Riferimenti bibliografici:
Davies SJ, Lum JA, Skouteris H, Byrne LK, Hayden MJ. Cognitive impairment during pregnancy: a meta-analysis. Med J Aust. 2018 Jan 15;208(1):35-40.
Brown E, Schaffir J. “Pregnancy Brain”: A Review of Cognitive Changes in Pregnancy and Postpartum. Obstet Gynecol Surv. 2019 Mar;74(3):178-185.