Il Tradimento

Nel corso degli anni è emerso che l’infedeltà si può verificare indipendentemente dalla qualità della relazione, rappresentanti tuttavia una delle cause che più di frequente scatenano la decisione di separarsi. Si tratta quindi, in alcuni casi, di uno dei possibili sintomi che una relazione può manifestare per evidenziare una fase di disfunzionalità. Gli studi che si sono interessati a questo fenomeno hanno individuato una variegata gamma di comportamenti che vengono definiti come “infedeltà”: essi vanno delle relazioni sessuali occasionali fino alle relazioni parallele. 

Le ipotesi

Vi sono due ipotesi principali che sono state confermate empiricamente:

  • è possibile che le donne ansiose mostrino una maggior frequenza di relazioni extra-coniugali e questo comportamento sarebbe espressione del forte bisogno di contatto intimo con gli altri;
  • è possibile che il tradimento sia frequente tra gli uomini evitanti: in questo caso esso farebbe parte di quei comportamenti minimizzanti l’importanza del legame che questi partner attiverebbero nella relazione, considerandoli un modo per essere fisicamente vicini, ma non esposti all’intimità e alla dipendenza.

Alcune persone sentono il loro legame di coppia come troppo costrittivo e cercano l’autonomia nel tradimento, altre cercano invece di soddisfare un desiderio o un bisogno insoddisfatto. In altri casi ancora invece, è possibile che prevalga il piacere del rischio, l’ignoto, lo sconosciuto che può risultare più attraente rispetto alla relazione stabile e sicura.

Un altro modo di guardare a queste situazioni può essere quello di analizzare le emozioni che possono sperimentare coloro come commettono e che subiscono un tradimento: chi lo commette può essere investito da sentimenti di ansia, di paura di essere scoperto, ma anche da una sensazione di falsità che può spingere la persona a confessare il tradimento; chi lo subisce viene investito da emozioni altrettanto forti: dalla rabbia alla tristezza, dalla vergogna all’impotenza, dall’aggressività all’autocommiserazione. 

il Tradimento visto come squilibrio emozionale

Va anche detto che molto spesso il tradimento viene considerato l’indicatore di uno squilibrio emozionale proprio della coppia come unità, nel senso che  non esistono in assoluto “vittime innocenti” e “vili traditori”, ma è plausibile che entrambi i partner partecipino alla co-costruzione dell’evento. Ne consegue che un tradimento non va visto semplicemente sul piano individuale, quanto piuttosto in relazione alla frustrazione che ha e come viene usato questo comportamento sul piano relazionale. Il tradimento potrebbe cioè, essere considerato un fenomeno grazie al quale entrambi i partner potrebbero rivedere il ruolo svolto dai propri comportamenti e soprattutto comprendere le emozioni dominanti in loro. 

Vi sono poi coppie in cui il tradimento può non essere un fenomeno isolato che porta i partner a perdonarsi e a riconnettersi, ma un evento duraturo nel tempo, che sembra sancire un attacco al legame d’attaccamento medesimo come “legame speciale” per quelle due persone. 

Ci sono infine situazioni nelle quali, nonostante vi sia il tacito sospetto di un tradimento, si preferisce non approfondire e i partner non affrontano l’argomento lasciando in sospeso un chiarimento; in questi casi, non vi è la possibilità che si determinino delle riconversioni, lasciando prevalere o un sentimento ansioso che fa accentuare un bisogno di vicinanza difensiva, oppure un evitamento difensivo che protegge rispetto a un senso autentico d’intimità. 

Presso lo Studio Kea trattiamo problematiche legate alla coppia

dott. Lorenzo Zancolich

Psicologo Psicoterapeuta