Il trauma psicologico nei bambini

In questo articolo descriveremo che cosa si intende per trauma psicologico, cos’è il Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD) e come si riconosce nei bambini, e cosa si può fare per aiutarli.

Cosa si intende per trauma psicologico?

Un trauma psicologico è essenzialmente un’esperienza in cui si percepisce la minaccia di morte, o di grave pericolo, per sé o per un’altra persona.
L’evento è percepito come talmente grave da impedire di farvi fronte, con la conseguente percezione di sentirsi impotenti ed in reale pericolo.
Alcuni esempi di eventi traumatici che il bambino può vivere sono: catastrofi naturali, incidenti, morti improvvise, abusi fisici o sessuali, o maltrattamenti in famiglia.

Cos’è il Disturbo Post Traumatico da Stress (o PTSD)?

Vivere un’esperienza traumatica può avere delle conseguenze più o meno gravi sul benessere psicologico del bambino a seconda di molti fattori. Questi dipendono sia dalle caratteristiche del bambino sia dalle risposte dell’ambiente circostante.
Quando, a seguito di un evento traumatico (dopo un tempo di almeno 6 mesi), il bambino manifesta specifici segnali di sofferenza (che presenteremo di seguito), si può iniziare a considerare la presenza di un PTSD.
Il PTSD è quindi un disagio psicologico, con specifici sintomi, conseguente all’evento traumatico. Lo psicologo o il neuropsichiatra infantile sono i professionisti che possono porre una diagnosi di PTSD.

Come riconoscere i segnali di un PTSD nel proprio figlio?

Alcune volte i genitori sanno che il bambino ha vissuto un evento traumatico, e sono naturalmente più attenti ad osservare il proprio bambino nelle settimane e nei mesi successivi.
Altre volte invece i genitori possono esserne all’oscuro, come nel caso di maltrattamenti o molestie, e quindi meno pronti a riconoscere i segnali di sofferenza che il bambino mostra.
Va anche ricordato che ogni bambino, così come ogni persona adulta, può manifestare la sofferenza a modo proprio, con sintomi e segnali anche molto personali e quindi difficilmente riconoscibili. Questo si accentua se il genitore non è a conoscenza che il proprio figlio abbia vissuto un evento traumatico.
Nonostante ogni bambino possa soffrire in modi diversi, elenchiamo alcuni sintomi comuni che devono essere presi in considerazione dal genitore, e non ignorati o sottovalutati: ansia, nuove paure specifiche, evitamento di particolari situazioni che prima non creavano disagio, evitamento di luoghi o persone correlate all’evento traumatico, difficoltà a dormire, incubi, paura a restare da soli, enuresi, difficoltà di concentrazione, gioco ripetitivo.
Questi sintomi possono indicare anche difficoltà diverse dal PTSD, per questo motivo è importante rivolgersi ad un professionista. Uno psicologo o un neuropsichiatra infantile saprà dare un significato a questi sintomi e individuare il tipo di aiuto migliore per il bambino.

Come aiutare il proprio figlio in caso di PTSD?

Se un bambino, dopo un evento traumatico, mostra questi sintomi, è importante che il genitore si renda disponibile. Dovrà accogliere ed ascoltare il quando bambino se la sente, e nei modi a lui più semplici, senza forzare in alcun modo né il racconto né il riavvicinamento alla situazione temuta. Ad esempio, forzarlo a prendere il bus dopo aver avuto un incidente sul bus.
E’ molto importante che il bambino non si senta giudicato nella sua nuova paura o immobilità. Va piuttosto aiutato a comprendere che quello che gli sta succedendo è la conseguenza della brutta esperienza che ha vissuto.
Può anche capitare che dopo un evento traumatico si verifichi un fenomeno chiamato generalizzazione. In questo caso si iniziano a temere situazioni anche non direttamente collegabili all’evento, ma per qualche motivo simili.
Un esempio può essere aver paura degli spazi chiusi dopo aver avuto un incidente con il bus, dove l’elemento in comune è trovarsi in uno spazio ristretto da cui è difficile uscire.
In questi casi l’adulto è estremamente prezioso perché ha il compito di spiegare al bambino il motivo delle sue reazioni in situazioni che altrimenti non sarebbe in grado di collegare all’evento.

Qual è il trattamento del PTSD?

Il trattamento per il PTSD, e quindi per la rielaborazione del trauma, è la psicoterapia, coadiuvata al momento opportuno dalla tecnica EMDR.
Per un approfondimento sulla tecnica EMDR potete leggere un nostro precedente articolo.
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Dott.ssa Carlotta Cedolin
Psicologa Psicoterapeuta