Lavaggi nasali nei bambini: istruzioni per l’uso

Molte volte vi sarà stato consigliato l’utilizzo dei lavaggi nasali per il vostro bambino, ma cosa sono? Perché farli? E soprattutto come farli?  In questo articolo andremo a scoprire l’importanza dei lavaggi nasali e quali sono le modalità più adatte al bambino.

Cosa sono i lavaggi nasali?

I lavaggi nasali sono un’antica pratica di cura delle vie aeree superiori. Vengono effettuati inserendo una soluzione acquosa, isotonica o ipertonica, all’interno delle cavità nasali, per garantirne l’adeguata funzionalità.

Perché fare i lavaggi nasali?

I lavaggi nasali permettono di prevenire episodi infiammatori, come raffreddori e otiti. Liberano le fosse nasali e rimuovono ciò che ostacola il passaggio del flusso d’aria, come: muco e croste. È stato ampiamente accertato che i lavaggi migliorano la funzionalità nasale, permettendo al bambino di respirare in modo corretto, attraverso il naso. Sono importanti soprattutto nei bambini piccoli, non ancora capaci di pulirsi il naso da soli.

Quali sono le scelte davanti alle quali possiamo trovarci?

DISPOSITIVI, in commercio troviamo diversi dispostivi da utilizzare per i lavaggi nasali, i più comuni sono:

  • Irrigatori nasali (come la siringa senza ago, docce per irrigazioni) dispostivi che prevedono il passaggio dalla soluzione di acqua e sale da una narice all’altra;
  • Spray nasali, consistono nell’erogazione della soluzione mediante puff, rappresentano uno strumento di seconda scelta in età pediatrica, in quanto viene riscontrata una minor efficacia
  • Docce nasali micronizzate, producono minuscole gocce di aerosol che si depositano nelle vie respiratorie superiori con una ridotta necessità di collaborazione da parte del piccolo

SOLUZIONI, possono essere principalmente di due tipi:

  • Isotonica, o soluzione fisiologica, consigliata per i lavaggi quotidiani, è caratterizzata da una concertazione di cloruro di sodio (comunemente chiamato sale da tavola) al 0,9%
  • Ipertonica, consigliata in caso di episodi infiammatori acuti, può avere varie concentrazioni, quella maggiormente utilizzata è la soluzione al 3%. 

MODALITÀ DI UTILIZZO

  • Temperatura, diversi studi in letteratura consigliano di utilizzare una soluzione tiepida, tra i 37 – 40 C°, per evitare sensazioni di fastidio;
  • Frequenza, i lavaggi nasali dovrebbero essere effettuati quotidianamente, soprattutto in età pediatrica; il consiglio è di farli prima delle poppate e la sera prima di mettere a letto il bambino, per favorire un sonno tranquillo.

Come fare i lavaggi nasali quotidiani?

Preparare l’occorrente:

  • Soluzione fisiologica o isotonica
  • Siringa senza ago da 2,5 o 5 ml o dispositivo ad irrigazione nasale scelto
  • Fazzoletti

Istruzioni per l’uso:

Neonato

Prepara la soluzione isotonica. Prendi 1000 ml di acqua, metti 9 gr di sale grosso da cucina, falla bollire e aspetta che si raffreddi e raggiunga i 37°C
Prendi la siringa o il dispositivo e riempirlo con la soluzione preparata
Posiziona il piccolo sdraiato a pancia in su e inclina la sua testa di lato, oppure posizionalo sul fianco
 
Inietta la soluzione nella prima narice, quella più lontana dal piano dove hai posizionato il bambino, verifica che esca dalla narice opposta. Ruota il capo o posiziona il bambino sull’altro fianco, e fai lo stesso passaggio nell’altra narice
Asciuga eventuali residui di muco con il fazzoletto.  

Bambino

Prepara la soluzione isotonica. Prendi 1000 ml di acqua, metti 9 gr di sale grosso da cucina, falla bollire e aspetta che si raffreddi e raggiunga i 37°C
Prendi la siringa o il dispositivo e riempirlo con la soluzione preparata
Svolgere i lavaggi nasali al lavandino, avendo cura di inclinare la tesa di lato, in posizione parallela al lavandino;
 
Inietta la soluzione nella prima narice, quella più lontana dal lavandino e verifica che esca dalla narice opposta, ruota il capo ed effettua lo stesso passaggio nell’altra narice
Asciuga bene il naso, prendi un fazzoletto chiudi bene una narice e soffia con l’altra, fare lo stesso con l’altra narice

Si consiglia di consultare il pediatra di riferimento per individuare il dispositivo e la tecnica più adatta per il singolo bambino, tenendo in considerazione efficacia e tolleranza.

Damiana Dominutti

Logopedista