La mindful-eating è una pratica di consapevolezza incentrata sull’alimentazione. I punti cardine di questa pratica sono quelli della mindfulness, ovvero consapevolezza di sé, auto-accettazione, compassione non giudicante e disattivazione del “pilota automatico”. Numerose ricerche scientifiche riconoscono la mindfulness come importante strumento all’interno di un percorso psicoterapeutico nella cura di diversi disturbi di tipo comportamentale e alimentare.
Cosa significa mangiare consapevolmente?

Alimentarsi in maniera consapevole significa essere presenti a sé stessi durante il pasto, cioè:
- essere consapevoli delle sensazioni fisiche di fame;
- prestare attenzione alle sensazioni di sazietà;
- riuscire a trarre piacere da piccole quantità di cibo;
- riconoscere le emozioni/motivazioni che ci spingono a scegliere determinati cibi.
Vuol dire quindi togliere il “pilota automatico emotivo” e imparare a riconoscere i segnali che ci invia il corpo e le emozioni sottostanti a determinate sensazioni e spinte a mangiare.
A chi si rivolge la mindful-eating?
Un percorso di mindful-eating è particolarmente indicato per tutte quelle persone che soffrono di “fame emotiva” e si trovano in situazioni di sovrappeso o obesità. Questa pratica non è una dieta, ma è un percorso che permette di aumentare la consapevolezza sugli stati emotivi che ci spingono alle abbuffate o agli spuntini fuori orario. Ha l’obiettivo, inoltre, di individuare i cibi “trigger”, ovvero tutti quegli alimenti che ci possono portare a mangiare in maniera inconsapevole (patatine, dolci, caramelle ecc.), quando mangiamo non per soddisfare un bisogno biologico, ma per zittire le emozioni che in quel momento ci invadono.
Perché iniziare un percorso di mindful-eating?

Mangiare in modo mindful significa nutrire il corpo e la mente. La vita di ognuno di noi è ormai talmente frenetica da non lasciarci il tempo di pensare a come nutrire il nostro corpo in maniera corretta. Crediamo di fare delle scelte, ma in realtà non è così, molte delle nostre decisioni sono automatiche e dettate dalle nostre emozioni.
La mindful-eating è un modo di fare esperienza che coinvolge mente e corpo, riportandoli ad un equilibrio dettato dal reciproco ascolto.
Come si struttura?
Il percorso può essere svolto in piccolo gruppo o in maniera individuale e prevede 9 incontri, che hanno la seguente struttura:
- meditazione iniziale;
- esercitazioni su temi specifici con meditazioni specifiche;
- assegnazione dei compiti per casa.
L’obiettivo del percorso è quello di insegnare la consapevolezza alimentare, cambiare il rapporto con il cibo e con sé stessi, entrando in contatto con il proprio corpo e le proprie emozioni, riconoscendole e accentandole senza giudizio. In nessun modo un percorso di mindful-eating darà indicazioni su cosa mangiare e non mangiare, non è una dieta o un piano alimentare.
Presso Studio Kea, nei centri di Trieste e Fiumicello, trovate un psicologa specializzata nella pratica mindfulness.
Dott.ssa Stefania Maraspin
psicologa e facilitatrice mindfulness